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Le dodici regole dell’avvocato

  Deontologia forense

  1. Non bisogna accettare mai cause ingiuste, perché sono perniciose per la coscìenza e pel decoro.
  2. Non bisogna difendere una causa con mezzi illeciti e ingiusti.
  3. Non si deve aggravare il cliente di spese indoverose, altrimenti resta all’avvocato l’obbligo
    della restituzione.
  4. Le cause dei clienti si devono trattare con quell?lmpegno con cui si trattano le cause proprie.
  5. E’ necessario lo studio dei processi per dedurne gli argomenti validi alla difesa della causa.
  6. La dilazione e la trascuratezza negli avvocati spesso dannifica i clienti, e si devono rifare i danni, altrimenti si pecca contro la giustizia.
  7. L’avvocato deve implorare da Dio l’aiuto nella difesa, perché Iddio è il primo protettore della giustizia.
  8. Non é lodevole un avvocato che accetta molte cause superiori a’ suoi talenti, alle sue forze, e al tempo, che spesso gli mancherà per prepararsi alla difesa.
  9. La giustizia e l’onestà non devono mai separarsi dagli avvocati cattolici, anzi si devono sempre custodire come la pupilla degli occhi.
  10. Un avvocato che perde una causa per sua negligenza, si carica dell’obbligazione di rifar tutti i danni al suo cliente.
  11. Nel difender le cause bisogna essere veridico, sincero, rispettoso e ragionato.
  12. I requisiti di un avvocato sono la scienza, la diligenza, la verità, la fedeltà e la giustizia.

 

I I passi riportati sono tratti dal libro Sant?Alfonso Maria de Liguori ? Degli obblighi de? giudici, avvocati, accusatori e rei?, Sellerio Palermo, 1998