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La Corte di Cassazione sceglie le Tabelle di Roma “a punto variabile” per la liquidazione del risarcimento del danno da perdita o lesione del rapporto parentale

Con la pronuncia in esame la Corte di Cassazione ha indicato il criterio del punto variabile, proprio delle tabelle pretorie di Roma, per la quantificazione del danno parentale. Rispetto a quelle milanesi, le Tabelle di Roma garantiscono una uniformità pecuniaria di base che va poi a modularsi  in considerazione di specifici parametri. Tale struttura garantisce la prevedibilità dell’entità del risarcimento, una maggiore equità nonchè uniformità su scala nazionale; ciò anche ai fini deflattivi del contenzioso e per facilitare la soluzione stragiudiziale delle controversie.